Configuratore di Prodotto

 

Il configuratore di prodotto è uno “strumento” software che consente di “comporre” un prodotto rispettando una serie di parametri che possono essere: criteri produttivi, combinazioni di componenti e loro interdipendenza, caratteristiche generali o vincoli strutturali, funzioni.
Lo scenario in cui si muovono le aziende manifatturiere, che tende ad una crescente customizzazione della produzione (e del prodotto) a detrimento della produzione massiva, rende questi strumenti sempre più importanti nella configurazione del Sistema Informativo aziendale.
Perché il vincolo ineludibile del rispetto dei tempi di consegna, ed ancora prima di quelli di presentazione del progetto e dell’offerta, unito all’esigenza di contenere i costi, non consentono politiche alternative di riduzione della varietà dell’offerta.
Stante queste premesse di scenario, è ovvio che tali strumenti siano trasversali ad una organizzazione di tipo tradizionale (per funzioni) poiché, tra gli utilizzatori, potremmo annoverare sia il commerciale operativo sul territorio sia il progettista d’ufficio, e siano più facilmente adottabili in aziende già orientate ad una organizzazione per processi, quando non ne siano l’elemento abilitante.

Tipologie di configuratori

Se l’esigenza è quella di supportare/agevolare le procedure di customizzazione del prodotto, i configuratori debbono rispondere a diverse esigenze e su queste logiche sono sviluppati:

  • Assembly To Order: l'assemblaggio avviene al momento dell’ordine e le componenti sono già state fabbricate.
  • Configure To Order: le opzioni minori del prodotto vengono definite solo al momento dell'ordine (una classica gestione di “varianti”).
  • Design To Order: le operazioni di progettazione iniziano solo al momento dell’acquisizione dell’ordine.
  • Engineer To Order: le operazioni di progettazione/ingegnerizzazione iniziano solo al momento dell’ordine.


Possiamo semplificare, utilizzando altre categorie di suddivisione, considerando le prime due tipologie produttive come supportate da configuratori eminentemente “commerciali”, e le due successive gestite tramite configuratori “tecnici”.
Dal punto di vista della “libertà” d’uso, man mano che ci si sposta verso una customizzazione spinta, progettuale, i configuratori sono sempre più svincolati da opzioni parametriche o, quantomeno, tali opzioni attengono maggiormente l’impostazione generale.

Nel modulo di Target Cross, la definizione dei parametri di configurazione è legata ad articoli generici e la generazione della distinta base avviene tramite formule, da scheda articolo o da ordine cliente.